28 agosto, 2007

FAMIGLIE SPENDONO 1098 EURO IN PIU' ALL'ANNO

ANSA- ROMA - Acqua, scuola e cibo guidano la classifica dei rincari che in 12 mesi hanno portato la spesa delle famiglie ad aumentare in media di 1.098 euro, passando dai 28.722 euro dello scorso dicembre ai 29.820 euro di quest'anno. Cosi', una famiglia per vivere deve spendere ogni mese la bellezza di 2.483 euro. A fare i conti in tasca agli italiani sono le associazioni dei consumatori Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori che hanno organizzato per il prossimo 13 settembre 2007 lo ''sciopero della pastasciutta'' in coincidenza con il settimo sciopero della spesa. La spesa per l'acqua e' aumentata in un anno del 14,7%, seguita dall'11,9% di scuola e istruzione. Ma, in termini assoluti, e' il 7,4% di aumento dei consumi alimentari a pesare di piu' sul portafoglio: un aumento stimabile in 414 euro nell'arco di un anno.

Mizar Busto Arsizio: nasce il "comitato lotta lavoratori"

«Non chiediamo la luna. Chiediamo un posto di lavoro». È questa l’ultima tappa di una vicenda iniziata nel marzo 2006 - quando lo stabilimento Mizar di Busto ha chiuso e messo in cassa integrazione 113 dipendenti - e che sembrava dovesse risolversi nei giorni scorsi. Ma così non è stato: fra disguidi tecnici, polemiche, incongruenze e altri ritardi l’accordo per far partire i colloqui con Agesp e altre aziende del territorio non è ancora stato firmato. Così 54 ex dipendenti oggi sono ancora in cassa integrazione a 700 euro al mese: di loro, circa una quindicina non si è mai arreso e in questi mesi ha fatto sentire più volte la sua voce, arrivando ad occupare il consiglio comunale.
Mercoledi 22 Agosto 2007 redazione@varesenews.it

Veneto: fallisce la «formazione» Cisl

Da 5 mesi senza stipendio e ora anche senza futuro. Sono i dipendenti dell'Istituto addestramento lavoratori, legato al sindacato «bianco». Verona Da sette mesi non ricevono lo stipendio e ora è in forse anche il loro lavoro. Dipendenti e collaboratori dello Ial (Istituto addestramento lavoratori) del Veneto, che fa capo alla Cisl, qualche giorno fa sono scesi in piazza a Mestre, davanti alla sede regionale del sindacato. Una situazione quasi paradossale, essere costretti a manifestare contro un'organizzazione che dovrebbe difendere i lavoratori. Ma tant'è: pare che lo Ial del Veneto, con il precedente amministratore delegato (poi dimessosi), Nebridio Massaro, abbia accumulato un buco di 6,2 milioni di euro. Una situazione che non ha provocato soltanto la mancata retribuzione dei lavoratori, ma anche la decisione di non partecipare al bando regionale per i corsi di «prima formazione», prevista dalla riforma Moratti per gli adolescenti in obbligo scolastico.
il manifesto del 26 Agosto 2007

Sicurezza del lavoro, cambiano le regole

L'ultimo sabato di agosto può non essere il giorno più adatto per far entrare in vigore la nuova legge che disciplina la sicurezza sul lavoro. Certo però che gli imprenditori non avranno scuse lunedì prossimo, alla ripresa della produzione a pieno ritmo in tutte le imprese. Avranno avuto tutto il tempo per farsi due conti in tasca e mettere le cose a posto.Il nuovo Testo unico non è il migliore possibile e solo a fatica ne sono stati corrette alcune «cadute di tensione», ma costituisce comunque un passo avanti normativo; ora bisognerà vedere se ci sarà la volontà politica delle amministrazioni di farlo rispettare aumentando i controlli. Nei primi sei mesi del 2007 qualche cosa è cambiato, con notevoli incrementi nel numero di aziende ispezionate (+28% nei cantieri, +43% in generale) e di provvedimenti sanzionatori (+58% le sospensioni dell'attività, + 43,5% le aziende riscontrate «irregolari»). Ma si usciva dal quinquennio maronian-sacconiano, quando distrurbare un'azienda con controlli era quasi diventato un reato. Il ministro del lavoro Cesare Damiano ha garantito 300 nuovi ispettori del lavoro dal 1° gennaio, il che porterebbe il numero totale a 1.400. Non molti, ma meglio più che meno.
il manifesto del 26 Agosto 2007

PROTOCOLLO 23 LUGLIO: SCONTATA LA FIRMA CGIL

“Non avevamo dubbi che, alla fine, la CGIL avrebbe firmato il protocollo del 23 luglio con il governo amico”, dichiara Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale della CUB. “La necessità di accreditarsi come affidabile riferimento sindacale presso il futuro Partito Democratico ha prevalso su quella di ascoltare le forti proteste che arrivano dal mondo del lavoro e dagli stessi iscritti CGIL”, come tutti hanno potuto verificare ieri a Bologna quando il servizio d’ordine della Cgil si è schierato inutilmente a difesa di Damiano e Prodi.
RDB Nazionale – venerdì, 03 agosto 2007