''Gli editori - è il testo letto dai conduttori di tg e gr nelle edizioni previste - hanno respinto ancora una volta il tentativo della Federazione della Stampa, con la mediazione del Ministro del Lavoro, di riprendere il negoziato sul rinnovo del contratto. La chiusura è sempre più brutale e incomprensibile - prosegue il testo -; arriva anche a mettere in discussione il nostro Istituto di Previdenza. Gli editori vogliono limitarne la capacità ispettiva, vogliono colpire non solo i nostri stipendi ma anche le nostre pensioni. Noi ci opponiamo alla federazione degli editori, che vorrebbe sostituire il lavoro dipendente con tutte le forme di precariato possibile. I giornali scritti dall’editore, chiunque esso sia - conclude il testo -, non servono ne ai lettori, ne ai giornalisti e tanto meno ad un paese maturo''.
19 dicembre, 2006
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