16 giugno, 2007

Diritti sindacali: I Cobas concludono lo sciopero della fame

Si è concluso al 57°giorno, dopo l'incontro con la Commissione lavoro della Camera, lo sciopero della fame davanti alla sede dell'Unione per «denunciare il regime monopolistico di Cgil-Cisl-Uil sui diritti sindacali e per reclamare per i Cobas e per tutti i lavoratori i diritti "minimi" di libera assemblea in orario di lavoro e di libera iscrizione nel privato e tra i pensionati mediante trattenuta in busta-paga». Lo sciopero è stato sostenuto da cinque militanti, uno dei quali si era incatenato alle finestre di Palazzo Chigi (poi duramente strattonato dala polizia). Durante lo sciopero sono state raccolte decine di migliaia di firme di sostegno, tra cui un'ottantina di parlamentari e un migliaio di esponenti politici, istituzionali, sindacali. Tre partiti (Prc, Pdci, Verdi) si sono espressi a favore, impegnandosi a sostenerle all'interno del governo e in Parlamento. «Ma l'elemento che ci ha convinto a sospendere lo sciopero è stato l'incontro con la Commissione Lavoro della Camera. Sia gli esponenti del governo che quelli dell'opposizione «hanno convenuto sulla legittimità delle nostre richieste e sulla necessità che, in attesa di una democratica legge sulla rappresentanza da tutti auspicata, vengano restituiti a tutti sindacati i diritti "minimi" di agibilità, in primis il diritto di assemblea in orario di lavoro».
il manifesto 15 giugno 2007

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