Sei indagati per disastro ambientale e sequestro parziale dell'impianto: questo l'approdo delle reiterate denunce di Legambiente per l'inquinamento provocato al canale Marinone e al Ticino dal depuratore consortile di Sant'Antonino di Lonate Pozzolo, al confine tra le province di Varese e Milano. La struttura, che sorge in pieno Parco Ticino, avrebbe scaricato nelle acque del Fiume Azzurro quanto non doveva finirvi: di qui le denunce, già dal 2004, di Legambiente Turbigo, e le mobilitazioni a difesa del corso d'acqua che unisce Lombardia e Piemonte.
Martedi 17 Luglio 2007redazione@varesenews.it
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