“Non avevamo dubbi che, alla fine, la CGIL avrebbe firmato il protocollo del 23 luglio con il governo amico”, dichiara Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale della CUB. “La necessità di accreditarsi come affidabile riferimento sindacale presso il futuro Partito Democratico ha prevalso su quella di ascoltare le forti proteste che arrivano dal mondo del lavoro e dagli stessi iscritti CGIL”, come tutti hanno potuto verificare ieri a Bologna quando il servizio d’ordine della Cgil si è schierato inutilmente a difesa di Damiano e Prodi.
RDB Nazionale – venerdì, 03 agosto 2007
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