ROMA. Qualcuno lo ha già battezzato ecocolonialismo. Consiste nell’utilizzare i meccanismi di mercato per scaricare sui poveri del Terzo Mondo i bisogni ecologici dei ricchi del Primo Mondo. Alcuni esempi sono clamorosi. L’Olanda ha bisogno di ridurre le proprie emissioni di gas serra? Allora pensa bene – come consentito dal Protocollo di Kyoto – di acquistare diritti di riforestazione in Uganda, provocando indirettamente la cacciata manu militari dei contadini africani dai terreni che coltivano.
04 novembre, 2007
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