29 maggio, 2007

Formazione fantasma: Cisl d'Abruzzo sotto accusa

Lo Ial Cisl si occupa di formazione «professionale, culturale e sociale». «In linea con i propri fini statutari, progetta e coordina percorsi integrati di orientamento e di assistenza all'inserimento lavorativo/creazione d'impresa, finalizzati tra l'altro a favorire l'accesso al mondo del lavoro dei giovani e delle categorie svantaggiate e a consentire l'adeguamento e lo sviluppo delle competenze». Svolge «studio, ricerca, sperimentazione e informazione in materia economica e sociale e sull'organizzazione del lavoro». Da nord a sud dello Stivale opera con agenzie coordinate e con 180 sedi. «In Abruzzo e Molise - spiega un insegnante - collabora con qualificati partner, pubblici e privati. Accreditato presso la Regione Abruzzo e il ministero del lavoro, realizza, in regime di convenzione e con cospicue sovvenzioni, interventi promossi dal Fondo sociale europeo». Introita perciò fior di quattrini, mossi in ambito comunitario. Attraverso la Regione Abruzzo - che avrebbe dovuto effettuare accurate verifiche, ma che evidentemente non si è preoccupata di come venissero utilizzati i soldi - ha avuto, nel periodo «sotto accusa», circa 35 milioni di euro. Un fiume di denaro pubblico. «Ci chiediamo - mormorano all'interno dell'ente - come esso sia stato gestito e come si sia giunti al tracollo».
il manifesto 27 05 07

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