Le colte precarie di Trambus Open. Cisl on the top Roma. Dirigenti di Trambus, coop e Commissione trasporti: tutti ex dirigenti sindacali

Ma come funzionano? Beh, grazie a un autista (maschio) e ad una hostess (donna) come distributrice di biglietti, assistenza ai «clienti» e indicazioni storico-archeologiche. Il primo è un dipendete a tempo indeterminato della Trambus Open (inquadrato con il contratto dell'autonoleggio, più sfavorevole di quello del trasporto locale), la seconda è - nell'80% dei casi - una teorica «libera professionista» a partita Iva; senza diritti, ferie, maternità, malattia. Anzi, non dipende neppure dalla società, ma da una cooperativa - la Irs Europa - che non si occupa di organizzare neanche i loro turni di lavoro. Pura intermediazione di manodopera. Costo totale? Entusiasmante: se la società - posseduta al 60% dall'azienda-madre capitolina (Trambus) - gestisse in proprio il servizio risparmierebbe 400.000 euro l'anno. Nonostante questo, data la grande domanda esistente (un milione di turisti scarrozzati nel solo 2006), il servizio risulta in attivo, per il Comune. L'anomalia diventa gigantesca se poi si guarda la storia delle varie figure chiave di questa vicenda. «Procuratrice speciale» della cooperativa «beneficiaria» del subappalto è Annalina Massimi, ex sindacalista Cisl, ex Regione Lazio, ex «sportello Paola» (orientamento all'imprenditoria femminile). Ma l'iniziatore, l'inventore della cooperativa e presidente fino al novembre 2005, è stato Maurizio Policastro, attuale consigliere comunale della Margherita, presidente della commissione turismo, ex dirigente della Cisl nel Lazio (mentre era contemporaneamente presidente dell'Irs Europa). Presidente di Trambus Open, come di Trambus, come della controllata Open, insomma l'appaltante, è Raffaele Morese, ex sottosegretario al lavoro con l'Ulivo ed ex segretario confederale della Cisl. Niente di illegale, forse; anche se certo lascia perplessi questo affollamento di ex cislini da tuttee le parti del tavolo.

il manifesto 27 05 07