20 marzo, 2007

«Morti sul lavoro, si muova l'impresa»

«Purtroppo gli incidenti sul lavoro hanno raggiunto limiti intollerabili». «Bisogna che anche dal mondo dell'impresa venga un messaggio. Non è soltanto il capriccio di qualche politico o del presidente della Repubblica». Il presidente Giorgio Napolitano, parlando ieri ai lavoratori della Ducati di Bologna, è tornato ancora una volta sulla piaga delle morti bianche. E questa volta ha immesso nel dibattito un tema «inedito», parlando direttamente alle imprese e interrogando i datori di lavoro sulle loro responsabilità: «E' interesse generale del paese, lo chiede la società italiana che si apra un fecondo confronto politico - ha concluso il presidente - Occorrono leggi e controllo dello Stato, ma soprattutto il controllo delle imprese, dei loro dirigenti, dei lavoratori e dei loro rappresentanti». Intanto ieri a Trento l'ennesima morte sul lavoro: un operaio polacco di 53 anni, Stanislav Gradalski, è morto investito dal carrello di una gru, a causa del cedimento di una catena legata a un autotreno: l'operaio stava spostando il convoglio all'interno dell'area della sua ditta, la «costruzioni Garbari» di Spini di Gardolo.
il Manifesto 17 marzo 2007

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