04 settembre, 2007

LA MADRE DEGLI IMBECILLI E’ SEMPRE INCINTA

Le buffonate non hanno mai fine. Adesso ci tocca pure ascoltare l’ennesimo tormentone della manifestazione di Ottobre, quella nella quale i leader dei partiti di sinistra si metteranno alla testa dei cortei per guidarli alla conquista del Palazzo d’Inverno, per gettare nell’immondezzaio della storia l’assolutismo degli zar. Ottobre, mica per caso: quella è gente che vive ancora nel mondo dei sogni.Pardon…forse ci siamo sbagliati? Non è, per caso, che quegli stessi ministri fanno parte del governo dello zar? Ma, allora: che problema c’è! Basterebbe, se la matematica non è un’opinione, votare contro quei provvedimenti antipopolari, dettati rigo per rigo dai banchieri e da Confindustria, per vanificare tutto! Che bisogno c’è di scomodare tanta gente che si diletta – si fa per dire – alzandosi ogni giorno per recarsi al lavoro? Perché quei poveracci, che già provano sulla loro pelle ogni giorno che passa la magnificenza del nuovo liberismo, devono correre in aiuto a coloro che sono stati regolarmente eletti per rappresentarli?
Questo spiazzerebbe i terrificanti cedimenti del sindacato italiano – divenuto oramai non solo cinghia di trasmissione, bensì pietra angolare del potere – e metterebbe a nudo le impudicizie che ha firmato. Una riforma delle pensioni che è peggio di quella di Maroni? Quella del lavoro che è impresentabile? E i cinque miliardi di euro regalati agli industriali con il taglio del cuneo fiscale, dove li mettiamo? Tutti si scandalizzano ed affermano che la nuova riforma delle pensioni è una “voragine” finanziaria, perché richiederebbe (a dire del chierichetto Damiano) un miliardo l’anno. Sanno che i conti dell’INPS, per i primi cinque mesi del 2007, sono in attivo per 1,6 miliardi di euro[1] ? Da dove tirano fuori certe balle? Forse perché da quei soldi devono “defalcare” le loro sontuose pensioni e le liquidazioni dei boiardi di stato?

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