09 dicembre, 2007

Lavoro sommerso, una «trappola» per donne

Sembrerebbe una condizione di quasi parità. Anzi, di leggero vantaggio per le donne. Sul un totale di 2 milioni e 850 mila lavoratori irregolari, 1 milione e 352 mila (pari al 47%) sono donne. Ma in Italia il tasso di occupazione femminile (46%, fanalino di coda in Europa) è molto più basso di quello maschile. Ne consegue che il tasso di irregolarità femminile (14,5%) supera di 4 punti quello maschile (10,6%). Il sommerso, quindi, è più donna che uomo. E’ dedicata a questo tema l’indagine dell’Isfol (l’istituto di ricerca collegato al ministero del lavoro) presentata ieri a Roma.

Nessun commento: