09 febbraio, 2008

INCIDENTI SUL LAVORO, LA STRAGE CONTINUA

A Pomezia, nell'interland romano, un operaio polacco è stato travolto da una lastra di cemento in un cantiere edile. A Chieti un autotrasportatore è rimasto schiacciato dal rimorchio di un camion. E' il bilancio delle morti di un giorno della "guerra" del lavoro, che ha visto anche una lunga serie di incidenti con feriti più o meno gravi, in Veneto, Emilia Romagna e Marche. "Siamo di fonte a una mattanza inaccettabile", ha commentato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo: "Ogni volta che un operaio muore sul proprio posto di lavoro è una sconfitta per tutti". E di "sicurezza" sul lavoro per tutti, anche per gli immigrati ha parlato anche mons. Paolo Tarchi, direttore dell'Ufficio Cei per i problemi sociali e il lavoro: "Se davvero il tema della sicurezza oggi è al centro della preoccupazione della politica e dei cittadini" esso va riferito anche agli immigrati, "comprendendo anche la loro sicurezza sui posti di lavoro. Non possiamo trascurare la drammatica situazione degli incidenti mortali che spesso li vedono coinvolti".

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