03 marzo, 2007

Imprese di pulizia: lo straccio racconta il lavoro delle donne

Un lavoro invisibile, faticoso, di ripiego, segregato. Oltre l'80% degli addetti sono donne, quasi il 50% sono migranti, l'88% lavora part time, spesso con orari spezzati che colonizzano l'intera giornata, salario medio tra i 400 e i 500 euro al mese, l'82% è assunto a tempo indeterminato ma ad ogni cambio appalto rischia di scivolare ancora più in basso. E' il profilo basso e duro del lavoro nelle imprese di «pulimento», un settore cenerentola nonostante conti mezzo milione di addetti. Alle donne che puliscono mense, ospedali, scuole, uffici, stazioni la Filcams Lombardia ha dedicato un convegno, con la consapevolezza d'essere «in debito» verso di loro. Un debito, ammette il segretario nazionale Ivano Corraini, che il sindacato non riesce a onorare. «Non riusciamo a rinnovare i contratti in tempi normali e in condizioni normali». Questa volta il contratto è scaduto da 21 mesi e le distanze al tavolo della trattativa restano enormi. Le imprese offrono 50 euro d'aumento per i full time, contro i 90 chiesti dal sindacato, e «in cambio» pretendono di non pagare i primi tre giorni di malattia e la maggiorazione del 25% per gli straordinari.
il manifesto 2 marzo 2007

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