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03 maggio, 2012


ANSA.it > Cronaca > News

Sondaggio Acli, per 1 italiano su 3 serve 'rivoluzione'

Per maggioranza se ne esce fra tre anni ma staremo peggio

02 maggio, 16:17
ROMA - L'Italia uscirà dalla crisi entro i prossimi tre anni, ma in condizioni peggiori di prima, e comunque tra 10 anni saremo più poveri. Per cambiare il Paese ci vorrebbero le riforme, ma per una persona su tre l'unico mezzo è la "rivoluzione". Sono i risultati di un sondaggio tra gli italiani, realizzato per le Acli da Ipr Marketing e diffuso alla vigilia del 24/mo Congresso nazionale delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, che prenderà il via domani a Roma.
Dal sondaggio emerge che una spesa imprevista di 100 euro manderebbe in crisi il bilancio familiare per sei italiani su 10; più preoccupati sono i cittadini del Sud, le donne e i giovani. Quasi la metà degli intervistati (47,5%) ha iniziato a percepire in concreto nella vita quotidiana gli effetti della crisi economica tra il 2010 e il 2011; il 14,8% era già in una situazione di sofferenza economica prima del 2008. La grande maggioranza degli italiani (72,4%) non riesce a leggere in questa crisi un'occasione di progresso o cambiamento. Per uscire dalla crisi, secondo gli italiani non si può non puntare su una maggiore equità (24,9%) e moralità (22,8%) generale da un lato e dall'altro occorre far leva sulla competenza (18,5%) delle classi dirigenti e sull'innovazione (12,7%). La richiesta di una maggiore equità sociale emerge anche in relazione all'opinione degli italiani su chi deve pagare la crisi: il 74,8% infatti ritiene che siano i cittadini più facoltosi a dover sopportare il carico maggiore della crisi. Chi ci toglierà dalla crisi? Non importa che sia uomo o donna, sposato o cattolico: il leader futuro sarà giovane (53%) e con competenze professionali all'altezza delle sfide attuali, laureato (49%), se necessario docente universitario (37%). Sul fronte degli interventi da effettuare, per la grande maggioranza degli italiani deve occuparsi prima delle famiglie e poi dei conti dello Stato e tenere conto delle indicazioni delle istituzioni internazionali.
Per cambiare il Paese, per la maggioranza (50,9%) la strada da seguire è quella riformista, con interventi graduali e condivisi ma anche impopolari. Ma la crisi porta con sé anche atteggiamenti radicali: quasi un terzo del campione (32,%) vede la "rivoluzione" come unico mezzo per trasformare l'Italia; per il 17,2% degli intervistati "questo Paese non cambierà mai". Per il presidente delle Acli, Andrea Olivero, "il Paese ha bisogno di ripartire ricostruendo il rapporto di fiducia con i cittadini e rianimando il sentimento di speranza, offrendo un modello e un progetto credibile di sviluppo. Il risanamento dei conti non basta. Gli italiani mostrano di aver ben chiare le priorità: lavoro, giustizia e onestà. La strada da percorrere é quella delle riforme, per cambiare in meglio questo Paese, senza lasciare altro pericoloso spazio ad astensionismo e antipolitica".

17 maggio, 2007

Origgio: Archimica in crisi, 70 lavoratori in cassa integrazione

Il mese scorso, ad aprile del 2007, l’azienda, dopo i forti problemi economici riscontrati in un anno di gestione, ha richiesto la procedura di cassa integrazione straordinaria per 98 dipendenti. Ed è subito scattato l’allarme per i lavoratori che, preoccupati, hanno avviato una trattativa con la proprietà conclusa nei giorni scorsi. Risultato: per 13 settimane, praticamente fino alla fine dell’estate, a rotazione, 70 dipendenti sono stati messi in cassa integrazione ordinaria.
Mercoledi 16 Maggio 2007 redazione@varesenews.it

15 maggio, 2007

Ferrari, l'auto di lusso ora affronta gli scioperi

Anche il lusso conosce gli scioperi. E' il caso della Ferrari, celeberrima casa automobilistica di Maranello che da circa due mesi deve vedersela con le proteste degli operai. L'immagine dello «stabilimento paradiso» comunicato da tanti articoli giornalistici, il sorriso elegante del presidente Luca Cordero di Montezemolo, nascondono un aspro confronto con le tute blu: se infatti in questi anni la produzione è aumentata - allungando le linee con nuove postazioni, comprimendo i tempi, accettando i sabati comandati - dall'altro lato il premio di risultato (Pdr) è rimasto al palo. E così gli operai - 2800 in tutto, divisi tra gli impianti di Maranello e Modena - hanno detto basta, avviando una stagione di scioperi.
il manifesto 13 maggio 2007

Gallarate: Venerdì 18 maggio sciopero dei dipendenti comunali

Abbiamo aspettato fino ad oggi prima di comunicare questo sciopero. Infatti, nelle scorse settimane, speravamo si fosse aperto qualche reale e sincero spiraglio nella vertenza che contrappone lavoratori e lavoratrici del comune di Gallarate all’amministrazione, invece nessuna risposta è arrivata in merito ai soldi sottratti dal fondo ed alle condizioni minime fissate in assemblea generale (all’unanimità) per sottoscrivere il contratto decentrato.

Lunedi 14 Maggio 2007 redazione@varesenews.it

13 maggio, 2007

Stop del commercio

In uno sventolio di bandiere rosse (Filcams), bianco-verdi (Fisascat) e azzurre (Uiltucs e Uiltrasporti), si è aperta ieri la manifestazione dei lavoratori del commercio, del turismo, delle pulizie, al Palalottomatica a Roma. Turismo, ristorazione e pulizie erano anche in sciopero. «I lavoratori sono esasperati, attendono i contratti ormai da troppo tempo», ha detto Ivano Corraini, segretario Filcams Cgil.I temi dell'esaperazione sono gli orari sempre più flessibili e frantumati, salari bassi, contratti part-time con un numero insufficiente di ore settimanali, precarietà dell'impiego.
il manifesto 12 maggio 2007

Scuola, successo Cobas

Sono soddisfatti, i Cobas, per l'adesione raccolta dallo sciopero della scuola. Ieri - stando alle loro prime impressioni - si è fermato circa un terzo dei docenti e personale amministrativo delle scuole pubbliche del paese. Nelle grandi città la media sarebbe stata anche più alta. La manifestazione nazionale questa volta è stata una sorta di maxi-presidio sotto il ministero dell'istruzione, in viale Trastevere. Una scelta insolita, per questo sindacato di base, motivata con la ferma determinazione a farsi ricevere dal ministro.
il manifesto 12 maggio 2007

Pensioni: La parola sciopero non è più tabù

Ai lavoratori non vanno a chiedere un parere sulla riforma delle pensioni. E così da un paio di giorni fioccano gli scioperi spontanei un po' in tutta Italia, ma soprattutto nel Nord, dove è più alta la percentuale di operai e impiegati nelle fasce di età «a rischio scalone». Tra tante fabbriche ieri è toccato anche alla Pininfarina. «Questi scioperi e gli ordini del giorno che arrivano a centinaia dalle fabbriche sono il segnale evidente di un diffuso malcontento e della necessità che siano decise iniziative di mobilitazione generale.
il manifesto 12 maggio 2007

Germania, Telekom sciopera

La Telekom tedesca è alle prese con il primo sciopero da quando, 12 anni fa, il servizio telefonico è stato privatizzato. Finora gli impiegati, bombardati da prediche sulla necessità di gettarsi nella dura mischia del mercato, avevano fatto i bravi. Avevano accettato riduzioni d'orario e di stipendio, pur di rallentare la riduzione del personale, che si è comunque contratto di 20mila unità negli ultimi cinque anni, passando in Germania da 178mila a 159mila impiegati.
il manifesto 12 maggio 2007

09 maggio, 2007

Sciopero dei taxi: le auto bianche disertano Malpensa

All'aeroporto di Malpensa la situazione è critica anche se non disordinata: lo sciopero è stato totale, con i parcheggi per taxi completamente deserti. Come ci conferma il presidente Massimo Campagnolo del Consorzio Taxi Malpensa, lo sciopero è stato totale: i taxisti si sono limitati esclusivamente ad offrire i servizi socialmente responsabili come il trasporto disabili, o a segnalare ai passeggeri come "arrangiarsi" con alcuni mezzi pubblici. Ovviamente, quindi, alcuni hanno incontrato diversi disagi. Al posto dei taxi i passeggeri degli aerei sono stati accolti da quattro vetture bianche ricoperte di manifesti e volantini, per illustrare le motivazioni dello sciopero. La situazione risulta ugualmente complessa anche a Linate.
Martedi 8 Maggio 2007 varesenews

Malpensa: Assistenti di volo Alitalia un nuovo sciopero il 21 maggio

Ancora terremoto in Alitalia, vicenda cessione a parte. Gli assistenti di volo torneranno infatti a scioperare per 24 ore il 21 maggio, a causa dell'interruzione delle trattative tra i sindacati e l'azienda per il rinnovo del contratto collettivo.
Martedi 8 Maggio 2007redazione@varesenews.it

05 maggio, 2007

Licenziati dall'azienda? No, dalla Cisl

Milano-Ieri presidio in via Tadino. Molti delegati e iscritti alla Fisascat (categoria commercio) protestano contro il licenziamento di due operatori. Non hanno votato «secondo le indicazioni». Il segretario della Cisl milanese se ne lava le mani: «Le categorie sono autonome».
il manifesto del 03 Maggio 2007

27 aprile, 2007

Saronno Tradate FNMA: «Nessun preavviso per lo sciopero, ma non è colpa nostra»

La responsabilità sarebbe della Provincia di Milano. L’affermazione è dei vertici della Ferrovie Nord Milano Autoservizi ed è contenuta in un comunicato rilasciato dopo che i gli autisti hanno spontaneamente incrociato le braccia per protestare contro una malgestione dell’azienda e sulla soppressione di alcune linee che provocheranno il licenziamento di almeno 30 dipendenti.

25 aprile, 2007

Malpensa: Lottare contro le politiche di disgregazione della Sea

Se il Piano Industriale che ci ha promesso il nuovo management è l’ipotesi di fare dell’Handling uno spezzatino con nuove società, tipo air pullman per gli autisti della Rampa e di continuare con le centinaia di contratti atipici, con terziarizzazioni (Assistenza Disabili e Pulizie Aeromobili) la F.L.A.I. è contraria ad un Piano Industriale di così basso profilo perché verrebbero alimentate ancora di più le disuguaglianze tra lavoratori e non avremmo certamente prodotto una sana economica, fondata sul principio di contraddizione che l’economia senza etica è diseconomia, sia per il Gestore Aeroportuale sia per la realtà dell’Handling.
Segreteria regionale ed R.s.u. F.l.a.i.- Trasporti e servizi

Gallarate: Assolto lo Slai Cobas

Il Tribunale di Gallarate ha oggi assolto Vincenzo Lilliu, coordinatore provinciale e delegato dello Slai Cobas, e Renzo Canavesi, che allora era ancora all'Alfa, processati per la manifestazione del novembre 2002 alla Malpensa organizzata dai lavoratori di Arese contro la messa in cassa integrazione di oltre 1.000 lavoratori dell'Alfa.I due lavoratori erano accusati di resistenza e minacce a pubblico ufficiale nel corso di una manifestazione all'aeroporto alla quale parteciparono centinaia di lavoratori di Arese.Questa assoluzione, che apprendiamo con soddisfazione, fa seguito alla assoluzione di altri 5 delegati dello Slai Cobas avvenuta pochi mesi fa al Tribunale di Milano per una manifestazione dell'Alfa, sempre nel 2003, alla stazione centrale di Milano.
Slai Cobas Alfa Romeo 24 aprile 2007

23 aprile, 2007

Cobas: Sciopero della fame per i diritti sindacali

E' proseguito per terzo giorno consecutivo lo sciopero della fame condotto da due esponenti dell'Esecutivo nazionale dei Cobas, all'interno di un camper parcheggiato davanti alla sede dell'Unione, in piazza Santi Apostoli, a Roma. Un presidio di iscritti sostiene la protesta. Chiedono il rispetto dei «diritti sindacali minimi», ovvero della libertà di assemblea, di rappresentanza e trattativa sui luoghi di lavoro, «che in questi anni sono stati annullati o ridotti ai minimi termini da governi di centraodestra e di centrosinistra». Altro «diritto minimo» è quello di iscrizione dei lavoratori e dei pensionati a qualsiasi sindacato, con relativa trattenuta (un problema di tutti i sindacati di base è la difficoltà a stabilire forme continuative di autofinanziamento). I «diritti massimi» potrebbero essere garantiti solo da «una legge veramente democratica sulla rappresentanza sindacale» (di cui i Cobas illustrano anche i criteri fondamentali), ma che appare oggettivamente impossibile, per ora, portare all'attenzione del parlamento.
il manifesto 21 aprile 2007

20 aprile, 2007

Progetti di flessibilità per la conciliazione lavoro-famiglia

E’ stato emanato in data 28 marzo 2007 il decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale e del Ministro delle Politiche per la famiglia concernente l’approvazione e ammissione al finanziamento dei progetti di azioni positive per la flessibilità per la conciliazione lavoro-famiglia, con riferimento ai progetti presentati per la scadenza del 10 ottobre 2006.
La legge 8 marzo 2000 n. 53 reca disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città, e si inserisce nella più generale normativa sulle pari opportunità in quanto è finalizzata, tra l'altro, a consentire ai genitori una reale distribuzione dei compiti di cura dei figli, con un sistema di tutele molto più ampio di quello previsto dalle precedenti norme che rende effettivamente possibile la conciliazione del tempo tra lavoro e famiglia.

MARCHIONNE: ALFA ROMEO IN CINA E FORSE LOW COST INNOCENTI

(ANSA) 19 aprile 2007 - Tra i progetti, quello di produrre in Cina l'Alfa Romeo nello stabilimento della Chery sembra il più a portata di mano. "L' alleanza con Chery è iniziata dai motori ma potenzialmente puntiamo a sviluppare con loro una partnership per il marchio Alfa". I colloqui "stanno andando avanti. Ma vogliamo essere sicuri che il prodotto sia quello giusto, non ci vorrà molto. La cosa più importante ora è l'accordo sui motori, che sono essenziali per lo sviluppo della linea".

BUSTO ARSIZIO: Dipendenti comunali pronti allo sciopero

Circa duecento dipendenti del Comune di Busto Arsizio, riuniti questa mattina in assemblea al Museo del Tessile, hanno approvato all'unanimità un documento che prevede di recarsi dal preftto per la procedura di conciliazione, primo passo verso lo sciopero - «e l'occupazione del consiglio comunale, se necessario: c'è già un precedente quattro o cinque anni fa» rimarcano i rappresentanti sindacali.

17 aprile, 2007

Scuola, è vietato ammalarsi mancano i soldi per i supplenti

Ultimi due mesi di scuola senza supplenti? Sembra proprio di sì. Mancano i soldi per pagare i supplenti e i dirigenti scolastici devono arrangiarsi come possono. In questi giorni, gli alunni disabili restano sovente senza insegnante di sostegno. I bambini e i ragazzini vengono smistati come pacchi nelle altre classi e gli studenti delle superiori sono sempre più spesso costretti a saltare alcune ore di lezione: accorciano la giornata scolastica o entrano qualche ora dopo l'inizio canonico delle attività scolastiche.
la Repubblica 16 aprile 2007

TRATTENUTE INDEBITE IN BUSTA PAGA, ERRORI IN 150 CITTA'

(ANSA) 16 aprile 2007 - Contribuenti (in genere precari, part-time o pensionati a basso reddito) che dovrebbero essere esenti ed invece sono stati 'bastonati' con l'addebito nella pensione o nel salario di marzo dell'acconto pari al 30% dell'addizionale comunale sull'Irpef per il 2007. Il problema è scoppiato a Bologna, ma secondo le stime della Uil riguarda 149 comuni in Italia fra cui 14 comuni capoluogo (fra cui ad esempio Torino, Perugia, Siena, Novara, Pavia). Il problema - come ha spiegato l'assessore al bilancio Paola Bottoni - è nato per i contribuenti dei Comuni dove le amministrazioni hanno deciso di alzare la quota esente (no tax area) rispetto agli 8.000 euro decisi a livello nazionale (7.500 per i pensionati).